Quando si parla di dieta chetogenica, la confusione purtroppo regna sovrana. Facciamo dunque chiarezza, sfatando qualche errato luogo comune.
Anzitutto definiamo che cos’è la dieta chetogenica. Si tratta di uno stile alimentare in cui l’organismo viene indotto a produrre corpi chetonici, al punto che la loro concentrazione nel sangue supera quella di glucosio (chetosi). Capito, no?!
Semplificando… in caso di deprivazione di carboidrati, come accade seguendo una dieta chetogenica, le riserve corporee di questo nutriente si esauriscono. Non essendoci zuccheri a cui ricorrere come carburante, sono i grassi ad essere utilizzati come fonte energetica preponderante; in parte essi vengono adoperati tali e quali, in parte dopo essere stati trasformati in corpi chetonici. Col persistere della deprivazione di carboidrati e della produzione di corpi chetonici, la concentrazione nel sangue di glucosio si abbassa e quella dei chetoni aumenta. Nel momento in cui il corpo inizia ad usare principalmente i corpi chetonici a scopo energetico in luogo del glucosio, si instaura la chetosi.
Ragionando in termini di dimagrimento, ciò che fa della dieta chetogenica un valido modello alimentare è anzitutto la sua capacità saziante. Ti sorprenderà come in questo regime si riesca a mangiare meno pur non soffrendo la fame! Il merito è in parte delle proteine, nutriente su cui si fonda questo regime, che saziano maggiormente dei carboidrati, e in parte dei corpi chetonici, che inibiscono l’appetito. Dunque, anziché temerli, sarebbe proprio il caso di ringraziarli!
Un altro motivo per cui una dieta dimagrante chetogenica è efficace, è la sua capacità di indurre una perdita di peso a carico pressoché esclusivo del grasso. E ciò avviene anche con maggiore rapidità rispetto a quanto non accada seguendo un regime convenzionale. Questa caratteristica fa si che la motivazione rimanga alta e gli abbandoni si riducano!
Per non mandare all’aria quanto ottenuto, il risultato raggiunto con la dieta chetogenica va rafforzato mediante una dieta di mantenimento ad hoc. In essa, gli alimenti temporaneamente esclusi (frutta, alcuni tipi di verdura, cereali, legumi, dolcificanti) vengono gradualmente reintrodotti. Lo scopo è quello di creare una linea guida di riferimento da seguire come stile alimentare. Ricordo infatti che l’insuccesso dei percorsi di dimagrimento sta spesso nel sottovalutare l’importanza della fase dedicata all’educazione nutrizionale. Ti è già successo di riprendere i chili persi per non esserti dedicato al mantenimento, non è vero?
Se ti stessi chiedendo quando seguire una dieta chetogenica ai fini del dimagrimento e non un regime mediterraneo… beh, non esiste uno schema fisso. A fare la differenza sono la preparazione e l’esperienza del professionista, in grado di valutare caso per caso come intervenire senza fornire diete prestampate. Le situazioni più comuni in cui io consiglio un approccio di tipo chetogenico sono in preparazione ad un intervento di chirurgia bariatrica o in alcuni casi di blocco del dimagrimento.
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