Se i Nutrizionisti insistono tanto con la storia della dieta personalizzata un motivo c’è. E questo non è il mero tornaconto economico, com’è troppo facile pensare. Scambiarsi diete nuoce alla salute: questo è il punto della questione!
L’anamnesi medica – primo: non nuocere
Un percorso nutrizionale come si deve inizia con un’approfondita anamnesi. Questo colloquio, in genere della durata non inferiore all’ora, serve in primis al Nutrizionista per conoscere la storia medica del suo assistito: patologie (e familiarità), stati fisiologici, allergie, intolleranze, dismetabolismi, interventi chirurgici subiti,… Un buon piano alimentare deve infatti avere come primo requisito quello di non aggravare le condizioni cliniche preesistenti. Per esempio, la tua dieta adatta per la prevenzione tumorale, che è ricca di Cruciferae, potrebbe essere davvero pericolosa per la tua amica che assume il Coumadin. Infatti, la vitamina K di cui abbondano questi vegetali interferisce con la coagulazione del sangue, per cui il rischio è un’emorragia. Come dicevo… scambiarsi diete nuoce alla salute! Ci hai mai pensato mentre, nella tua assoluta buona fede, fotocopiavi o facevi fotocopiare la tua dieta?!
L’anamnesi nutrizionale – requisito per diete di successo
Ma l’obiettivo ultimo di un percorso dietetico non è evitare il peggioramento, semmai quello di ottenere un miglioramento. E, a questo scopo occorre mettere a punto una strategia che tenga conto, oltre che dell’aspetto nutrizionale in sé, anche del lato organizzativo. Come pretendi di seguire una dieta che prevede preparazioni ultraelaborate se hai solo trenta minuti di pausa pranzo? In questo caso scambiarsi le diete nuoce alla salute… mentale. Già è difficile mettersi a dieta, riusciresti a sopportare l’idea di un fallimento avvenuto per il sol fatto di non essere stato messo nelle giuste condizioni per potercela fare?
Quindi, passare di mano in mano un piano alimentare che è stato stilato sulle caratteristiche mediche, nutrizionali e organizzative di un’altra persona è il primo passo verso l’insuccesso. Ma, soprattutto, per danneggiare, seppure involontariamente, se stessi o gli altri. Davvero vuoi assumerti questa responsabilità?